Dal dato all’informazione:
I dati permeano le nostre organizzazioni e la vita di ogni singolo utente: nei dati si nasconde molto più di quanto un approccio superficiale ci riveli. Il dato diventa informazione in funzione dell’attore che lo sta analizzando, l’informazione diventa completa quando tutti i dati a disposizione possono venire consultati. Serve uno strumento che permetta di omogeneizzare il dato e fornire a tutti gli utenti una visuale di sintesi comprensibile e completa, a tutti i livelli e funzioni aziendali:
Qlikview: semplicità ed efficacia
Esistono molti strumenti per la gestione della Business Intelligence, ma nessuno può concorre con Qlikview in termini di semplicità sia nello sviluppo, come nell’amministrazione e soprattutto nell’uso. La semplicità è un concetto chiave in quanto dobbiamo andare a servire tutti gli utenti dell’organizzazione, anche quelli con poca o nulla esperienza nell’utilizzo di strumenti informatici, ed anzi essere in grado di dare loro una visione di sintesi rapidamente comprensibile.
Non solo strumenti: come fare buona Business Intelligence
Qlikview ci garantisce il meglio fra gli strumenti per fare Business Intelligence, ma la chiave per una implementazione efficace è tutta nella progettazione: massimamente in questo campo il ruolo del professionista come interprete delle necessità del Cliente è importante, così come la sua capacità di comunicare con tutti gli attori coinvolti, siano essi persone, funzioni aziendali, clienti, fornitori oppure applicazioni. Per fare una buona BI dobbiamo padroneggiare tre fattori fondamentali:
- Necessità: diventare interpreti delle necessità, capire come la BI possa portare giovamento alla struttura
- Conoscenza del business: diventare interpreti delle dinamiche del business interfacciandosi con gli specialist
- Capacità di rappresentazione: dopo aver creato informazione dobbiamo veicolarla in maniera comprensibile all’utente finale
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